Ristrutturazione del Lido patriziale

 
6612 Ascona,
Suisse

Publié le 12 mars 2024
Atelier Rampazzi
Participation au Swiss Arc Award 2024

Données du projet

Données de base

Situation de l'objet
6612 Ascona, Suisse
Catégorie de projet
Achèvement
08.2022
Liens

Description

Il progetto ha previsto il semplice risanamento conservativo interno degli spazi ormai datati, ma soprattutto rovinati negli anni, e la pulizia degli spazi esterni ora non più confacenti con gli obbiettivi della committenza, del Lido patriziale di Ascona, importante opera di Livio Vacchini. La ristrutturazione del Lido patriziale di Ascona passa da uno sguardo a grande scala riguardante il riordino di alcuni elementi nello spazio esterno del parco, fino ad arrivare ad una ristrutturazione di tipo architettonico per quanto riguarda l’edificio principale e i suoi interni. Le vecchie cabine esterne giocano un ruolo chiave nella sensazione spaziale del parco. Disposte diagonalmente rispetto all’edificio principale, si comportavano come una schermatura visiva tra l’edificio del lido e la zona dei canneti, posta ad Est del fondo, per cui la loro demolizione ha permesso di aprire l’orizzonte visivo lasciando così uno sguardo più completo su tutto il parco all’utenza che si appresta a trovare posto sul prato. Questo è un fattore molto importante, se si considera l’importanza concettuale dell’edificio, il quale risulta come un filtro tra l’urbano costruito e la natura del lago.

Situation initiale

Altro tema di demolizione, oltre alle 20 cabine appena citate, sono tutte le terrazze sorte negli anni nell’immediata adiacenza dell’edificio principale. Elementi di totale disordine hanno soffocato e danneggiato irrispettosamente l’edificio principale. Queste strutture, compresa la platea sulle quali poggiano, sono state rimosse in modo tale da riportare il prato fino al perimetro della costruzione, con precisione sino al camminamento perimetrale. In questo modo si è potuto ripulire e lasciare respiro al progetto primordiale progettato da L. Vacchini nel 1986.

Ébauche du projet

Questa struttura era infatti pensata quale filtro tra l’urbano e la natura del parco con la riva del lago. Un edificio caratterizzato da uno zoccolo, volume principale, un piano intermedio e il suo tetto nervato. Per questo motivo, onde evitare una snaturalizzazione della composizione originale, nulla si attacca più all’edificio. Tutto, compresi gli arredi interni (lavamani) sono elementi separati, i quali permettono di leggere chiaramente le fasi di intervento, considerando le mutate esigenze rispetto a quelle degli anni ’80 dello scorso secolo. La parte più intensa dal punto di vista della ristrutturazione, ovvero l’edificio principale, la sua entrata dal parcheggio e la parte di dehor rivolta verso il lago, sono state studiate, anche a livello tecnico, in modo da non compromettere la sostanza architettonica ancora recuperabile. L’accesso, carrabile e pedonale, è stato mantenuto, come gran parte delle funzioni interne e delle aperture, così da mantenere invariata la struttura primaria originale senza alterarne l’aspetto generale.

Étude du projet

Entrando dal parcheggio come primo elemento incontriamo le due mezzelune con i loro basamenti. Queste sono state leggermente riviste e riparate con piccoli interventi mirati unicamente alla pulizia delle stess. I due locali interni, ai tempi utilizzati quali casse per il tennis e il lido, giacché non più confacenti alle odierne necessità, sono stati adibiti a deposito e ad uffici. La fascia frontale all’edificio principale è stata ripulita. Alla superfice in ghiaia si è aggiunta della vegetazione bassa, cespugli, grano o simili, e rimossa la ramina non necessaria così da valorizzare l’immagine del Lido.
Entrando nell’edificio e partendo dal primo piano vi sono stati lavori di ritinteggio, sistemazione delle 40 cabine con un nuovo sistema di chiusura, la creazione di un deposito chiuso ed accessibile unicamente dalla gerenza. Oltre che ad uno spazio centrale aperto nella sua totalità. Il deposito ad Est è stato adibito a locale tecnico per bollitori, termopompa e quadri elettrici, giacché tutto l’edificio si trova al di sotto della quota di sicurezza inerente all’esondazione del Lago Maggiore. Lo spazio centrale, purtroppo è il risultato di un’incauta demolizione avvenuta anni addietro per la quale abbiamo preferito non aggravare la situazione e lasciare lo spazio come trovato giacché lo stesso ora potrà essere adoperato per eventi o simili.

Il progetto dell'Atelier Rampazzi è stato presentato nell'ambito degli Swiss Arc Awards e pubblicato da Marianne Kürsteiner.

Entreprises impliquées dans le projet

Planification

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