Scuola elementare 2°ciclo Capriasca
,
Suisse
Publié le 15 mars 2018
Buletti Fumagalli Del Fedele Bernardi Architetti Sagl
Données du projet
Données de base
Données du bâtiment selon SIA 416
Description
Relazione di progetto
L’edificio ex caserma, edificato al termine degli anni ’50, e adibito da subito a caserma militare e colonia per ragazzi provenienti dal Belgio, ha vissuto per circa 40 anni isolato dal tessuto urbano di Tesserete. Solo con l’avvento dell’Arena sportiva di Capriasca all’inizio degli anni duemila l’edificio e il suo piazzale si pongono in relazione con altri manufatti, in particolar modo con il grande campo da calcio artificiale e i percorsi di attraversamento del centro sportivo.
A questo punto, senza l’ausilio di nuovi contenuti edificati, si trattava di ricostruire la relazione dell’edificio con l’ambiente. La proposta architettonica si è concretizzata nel disegno dei limiti del grande piazzale.
Due aree verdi parallele, ombreggiate da 10 nuovi platani, definiscono uno spazio interno preciso. All’esterno spazi più marginali di percorrenza e l’edificio dell’ex deposito munizioni.
Sul fronte ovest una grande panchina ridisegna il rapporto tra il piazzale e la collina verde, e nel contempo permette di godere della bella vista sui Denti della Vecchia e il suggestivo profilo di montagne che delimita il paesaggio della pieve di Capriasca.
Per quanto riguarda l’edificio esistente abbiamo cercato di valorizzare gli elementi forti che lo caratterizzavano, quali; lo zoccolo in pietra naturale del piano terreno, la pensilina perimetrale del primo piano e il grande sporto di gronda che lo termina. L’alleggerimento delle aperture del piano terra, inizialmente ripartite e incorniciate con elementi di granito, l’allargamento di tutte le finestre superiori, assieme a precise scelte di colore hanno permesso di conferire un nuovo carattere all’edificio e al suo nuovo contenuto.
All’interno l’edificio presenta al piano terreno; un grande spazio pubblico (dove ci troviamo adesso) pensato per le manifestazioni della scuola, della collettività e all’occorrenza anche dell’Arena sportiva - la direzione della scuola e la cucina.
La scala esistente, mantenuta e rivista nei suoi elementi che la delimitano, porta ai piani superiori; 3 piani simili con 4 aule principali e 2 aule per attività complementari quali la logopedia e il sostegno pedagogico.
Al primo piano l’aula dei docenti marca la propria presenza centrale nell’edificio.
Oltre ai contenuti del programma scolastico il Municipio ha ritenuto, in corso d’opera, di aggiungere:
- Nel sottotetto lo spazio culturale La Mansarda, un luogo semplice caratterizzato dalle strutture lignee portanti della copertura dove l'architetto si è limitato al semplice ripulire lo spazio, le opere d'arte e le specifiche proposte culturali lo riempiono e lo migliorano.
- Nel piano interrato gli archivi del comune e dell’ufficio tecnico
- Sulla copertura del tetto un impianto fotovoltaico di ca. 30kw, posato e gestito direttamente dall’azienda elettrica di Massagno
Il nuovo palazzo scolastico del secondo ciclo, raggruppante ca. 200 allievi e 15 insegnanti, rappresenta una nuova opportunità di scambio e di condivisione mai sperimentata nella pieve. Non più una piccola scuola di periferia, come ben ci hanno ben raccontato i testimoni nella specifica serata di mercoledì scorso dedicata alla scuola in Capriasca, ma un grande fabbricato urbano che con il proprio carattere aperto e trasparente tra i vari spazi crea l’opportunità per rompere le barriere tra gli stessi docenti e tra i docenti e gli allievi stabilendo un unico canale capace di favorire la crescita - la relazione continua.
Al fine di ottimizzare trasparenza, campi visivi e identificazione dei piani il progetto architettonico ha integrato nello sviluppo esecutivo il progetto di comunicazione e grafica.
Con il supporto del Municipio si è potuto procedere a un concorso specifico per specialisti del settore. Al termine il progetto grafico, “Una scuola bestiale” dello studio Centralstudio di Lugano rappresentato dai grafici Lorenzo Perucconi e Michele Forzano, ha vinto il primo premio.
Un progetto che noi progettisti abbiamo ben accolto, ritenendolo oltre che fortemente connotato al tema della scuola elementare, minimalista e coerente con gli elementi architettonici proposti. Una composizione di 12 animali abbiglia le vetrate centrali degli atri attivando ad ogni piano uno specifico gruppo di 4 animali blu che a sua volta vengono proposti a identificazione delle aule principali. Una serie di altri elementi della comunicazione “elementare” quali frecce, pittogrammi e numeri aiutano l’orientamento ai vari piani.